Piccoli Artisti: Mirò

Il reale diventa fantastico liberando la creatività e migliorando la socializzazione attraverso una pittura che diventa gioco.

Età: 3 - 10 ANNI

Durata: 2 ore

Costo: 30€

Finalità del laboratorio

Il laboratorio ispirato all'arte di Miró aiuta i bambini a riconoscere la propria naturale capacità di astrazione, il processo che ci permette di cogliere nella realtà caratteristiche e segni utili a rappresentarla.

Obiettivi

L'osservazione di oggetti semplici aumenta le capacità di attenzione.

Il riconscimento delle forme di base che compongono gli oggetti fornisce gli strumenti per realizzare composizioni sempre più articolate.

L’allestimento di una mostra degli elaborati porta all'accrescimento dell’autostima.


Joan Mirò

Joaquim Gomis, 1944 © Hereus de Joaquim Gomis

Joan Miró, uno dei più grandi artisti spagnoli, nasce a Barcellona il 20 aprile 1893.
Studia economia per fare il contabile, ma dopo un esaurimento nervoso, a 18 anni, inizia a dedicarsi all'Arte.
Nel 1920 si trafserisce a Parigi, conosce Picasso, di 15 anni più grande, che lo inserisce nel circuito degli artisti; frequenta il circolo Dada di Tristan Tzara.
Nel 1932, dopo questa lunga esperienza torna a Barcellona, ma lo scoppio della Guerra Civile spagnola lo riporterà, pochi anni dopo, nella capitale francese.
Anche qui arriva la guerra, e quando nel 1940 la città viene invasa dai Nazisti, Mirò rientra definitivamente in Spagna tra la catalogna e Palma di Mallorca, città di origine di sua moglie Pilar.

Il sogno, l'allucinazione e la poesia si fondono nella sua arte, una delle massime rappresentazioni del Surrealismo.

La realtà è una partenza: gli oggetti, anche i più semplici e ordinari, si trasformano in forme simboliche che invadono tele, ceramiche, arazzi, diventano sculture, incisioni e negli utlimi anni persino sculture gassose.
Pittura e collage si mescolano su superfici di ogni tipo.
I colori sono forti e squillanti: rosso, giallo, sblu, nero, che sono tipici del Fauvisme e che conosce negli anni della formazione, quando studia con Fancesco Galì.

Convinto del ruolo sociale dell'arte, iscrive poemi ma anche dichiarazioni nelle proprie opere. Mirò vive fino a 90 anni e muore a Palma di Mallorca nel giorno di Natale del 1983.


Curiosità

Miró è stato amico di Ernest Hemingway (a lui vendette una famosa opera, La fattoria, ora al MoMA di New York); insieme praticavano la boxe.

Grande appassionato di jazz, amava in modo particolare le composizioni di Duke Ellington, il quale gli dedicò un famoso concerto nel 1966 nel villaggio medievale di St. Paul de Vence, nel sud della Francia.

Miró è stato molto legato alla danza, e realizzò le grandi tele realizzate per il boccascena dei teatri dove si esibiva la compagnia dei Ballets Russes di Sergej Djagilev.

Collaborò con i grandi architetti del proprio tempo: Le Corbusier, Josep Lluís Sert, la scuola tedesca della Bauhaus.

Il poeta Jacques Prévert scrisse di Miró “un innocente col sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni”.

Approfondimenti